19 gennaio 2008

Ragu' alla toscana della zia

Come fa il mio caro amico Paolo, anche io stavolta voglio scrivere una ricetta sul blog... vabbè la ricetta non è mia, è della mia zia (mi viene in mente lo scioglilingua: "non è miha mia, è della mia amiha", ahah), comunque è buono, almeno come lo fa lei!

Ingredienti:
carne macinata 600g (per quattro volte, quindi 150g per ogni 2 persone)
prezzemolo tritato
cipolla normale (piccola) tritata
1 bicchiere di vino rosso
1 dado vegetale
1 triplo concentrato di pomodoro (1 tubetto)

Operazioni:
Soffriggere ala cipolla nella padella antiaderente e poi aggiungere la carne. Quando si cuoce un pò la carne aggiungere il vino. Dopo altro pò aggiungere il concentrato, 1 bicchiere di acqua e il dado.
Tempo di cottura: 2 ore a fuoco lento.

Certamente per i lettori del blog di Paolo questa ricetta sarà sembrata alquanto sbrigativa, semplice e senza opinioni personali (e quelle di Paolo poi sì che sono critiche...) ma purtroppo non ho ancora avuto modo di sperimentare il sugo, quindi commenterò in futuro quando ne saprò di più!!

Buon appetito!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e da buon critico...
...alcune piccole osservazioni e curiosità:
1) il dado vegetale aggiunto senza essere sciolto in acqua a me non piace molto, attenzione alla quantità di glutammato (e vari) che potrebbe rimanere indigesta, soprattutto per i bambini. vale la pena fare un piccolo battuto di cipolla sedano e carota, tagliato a piccoli cubetti e aggiungere in seguito del brodo vegetale. lo puoi preparare alla cena prima con verdure vere (carote, cipolla, sedano, patate etc) e poi riporlo in un barattolo in frigo. le due ore di cottura sono lunghe e se il ragù ti si asciuga puoi aggiungere il brodo vegetale. per saltare la pasta in padella con il ragù, usa invece l'acqua di cottura. occhio a non usufruire troppo di liquidi altrimenti il ragù ti viene troppo umido. se poi l'uso del dado diretto è per motivi di reperibilità di ingredienti fate vobis.
2) sei sicuro di un intero tubetto di concentrato? per curiosità che colore viene il ragù? la potenza della cucina italiana sta nel pomodoro. abbiamo la fortuna di avere questo bellissimo ingrediente che in ogni piatto in cui viene messo da la giusta acidità e sapidità. capisco che in ungheria non si possano trovare pomodori freschi e maturi; anch'io in inverno, se posso, evito di comprare quelli di serra. ma i pelati penso che c'arrivino. al limite fattene un piccola scorta quando vieni in italia o fatteli portare quando gli italiani vengono a trovarvi: così la tua porca figura la fai sempre anche solo con quelli e un po' di cipollina...

non volevo discutere l'esperienza decennale delle zie, per me loro hanno sempre ragione: hanno sperimentato più di me e cucinato più di me, ma la vita cambia da decennni a decenni: oggi spesso si mangia a cena dopo una giornata di lavoro che spesso termina troppo tardi e ricomincia troppo presto; le domeniche poi si fanno le pulizie di casa e non possiamo appesantirci troppo. Visto che il tempo di cottura è comunque lungo ti consiglio di mettere un solo cucchiaio (vista la quantità di carne) di concentrato, sciolta in poca acqua calda (0,2-0,3 dl) e poi aggiungi un barattolo di pomodori pelati (350 gr peso netto) sminuzzati.
ti svelo l'ultimo segreto e poi l'abbozzo: il concentrato i cuochi veri lo usano solo per ricordare il colore dei ragù delle zie e mascherano i difetti con i pomodori, freschi o pelati.

però voglio sapere di che colore ti sarà venuto il ragù della zia...

ciao Paolo

Gusty ha detto...

Eh eh, per il colore hai ragione... il ragu della viene sempre abbastanza scuro (ma bono, fidati!)
In effetti se avessi il tempo di preparare verdure e pelati magari verrebbe meglio (o cmq piu' sano)...
La prossima volta che vo dalla mia zia fo una foto al ragu'!!
Ciao e grazie :)

Anonimo ha detto...

Mitico!! Grazie per la pubblica citazione ed encomio! Nella foto sembro un ubriaco perso!! ;)
Enjoy your pinza a pappagallo! Alffox

Fischio ha detto...

Di alla tua zia che se vuole fare un buon suco di usare prodotti naturali, non di coprire gli aromi con il dado.
Uso solo il dado per fare delle minestre veloci.